Giorgio Roselli ha lasciato Malta e il suo Senglea Athletic per far ritorno in Italia e, intervenuto ai microfoni di TuttoC.com, l’ex allenatore della Samb ha analizzato il momento della Serie C e spiegato le sue scelte professionali:
“Lascio Malta per dei motivi particolari, sono stati due mesi che mi hanno arricchito tantissimo e mi hanno fatto conoscere tanti giocatori. C’è stato il discorso dell’inglese, è stato fantastico. Spero di tornarci presto. Perché questa scelta? Ho fatto due mesi, ma alcuni aspetti erano diventati pesanti”.
Un’opinione sulla Serie C? Vedo dei miglioramenti dal punto di vista organizzativo. Ci sono dei campionati spaccati, dove c’è esagerata differenza. Non succedeva mai in passato. Prima rischiavi contro tutti, ora c’è troppo gap. Le partite non sono come sono sempre state in C. Non credo sia giusto che ci siano 60 squadre.
È impossibile averne tutte di alto livello. Ci sono solo due modi: o 60 presidenti che vogliono metterci tanti soldi, oppure tanti soldi dalla Lega. Siccome entrambe le ipotesi non ci sono, anche perché economicamente parlando non è il momento. Devono trovare qualche situazione alternativa”.
