
Una semplice lettura, Lega Nazionale Dilettanti. Basta la denominazione della categoria per spiegare molto sulla stagione della Samb.
Dilettanti come diversi giocatori non adatti ad indossare la maglia rossoblù (infatti è stata rivoluzione sul mercato invernale e si continuerà in estate) e certe terne arbitrali protagoniste di decisioni davvero surreali stile Castelfidardo. In più mettiamoci campi impresentabili e squadre che pensano più a buttarla sulla lotta fisica che a giocare il pallone.
Questa è in sintesi la Serie D, non a caso definita “l’inferno del calcio” dalla maggior parte degli addetti ai lavori. La stessa Samb nel 2016 ci mise 7 lunghissimi anni prima di uscire dalle sabbie mobili e tornare a respirare aria di professionismo grazie alla netta vittoria del campionato della banda Palladini con ben 4 giornate d’anticipo.
Questa volta serve farlo subito, ripetere stagioni del genere sarebbe l’ennesima tortura per un popolo che vuole smettere di leccarsi le ferite soprattutto in vista del Centenario: non sarebbe giusto festeggiarlo così in basso e farebbe male, malissimo!