Da Serafino l’inizio dell’incubo: “Ma non sono stato io a inguaiare la Samb”
Dai sogni alla caduta tra i dilettanti il passo è stato breve per la Samb, entrata in un turbinio di ribaltoni e intrighi dopo che alla presidenza è arrivato Domenico Serafino.
Il cantante di origini calabresi trapiantato in Argentina, insieme al suo socio coreano Kim Dae Jung ha gestito la società prima dell’attuale patron Roberto Renzi, al quale ha senza dubbio lasciato grane di ogni tipo.
Dalle richieste di risarcimento per i giovani di varie società agli ingaggi faraonici pluriennali ancora da chiudere, i danni di Serafino sono stati davvero devastanti. Il diretto interessato, però, sta addirittura continuando la sua battaglia legale dopo il fallimento del Bangor City, suo altro club in Galles, per difendersi dalle inevitabili accuse subite:
“In virtù delle numerose prove acquisite negli ultimi mesi, è emersa l’evidente strategia di Kim Dae Jung di causare danni irreversibili alla SS Sambenedettese Calcio, per mero beneficio personale ed a discapito dell’azionista maggioritario e amministratore unico, dei fornitori ed ex tesserati del club, causando il fallimento della SS Sambenedettese Calcio e successivamente anche del Bangor City”.
Queste le sue ultime dichiarazioni pubbliche, che oggi fanno ancora più rabbia: da Serafino l’inizio dell’incubo e un anno dopo non si vede ancora la luce…