Editoriale

Un'altra domenica surreale

E così si è chiusa un’altra giornata di campionato lasciandoci le solite polemiche, le solite minacce, ed i soliti insulti. Ovviamente tutto nasce dalla prestazione della squadra, e sotto questo punto di vista quest’anno è così, in campo succede tutto quello che non deve succedere. Da 2-0 a 2-2 con gli ospiti in inferiorità numerica ed una Samb incapace di gestire, e poi reagire nel finale. Dunque tutto lascia l’amaro in bocca e qui parte il problema di questo momento rossoblù, inizia la guerra comunicativa.

Il presidente si presenta in sala stampa e dà vita al suo solito siparietto che noi riteniamo (soprattutto in momenti di difficoltà) controproducente, ma che lui, essendo il proprietario, può permettersi di fare. Quello che Fedeli non capisce è che proprio questo suo siparietto, unito alle prestazioni della squadra, è la causa della riduzione degli spettatori, e la conferma arriva dai commenti social dei tifosi. Anche ieri sono stati in molti a promettere di allontanarsi dalla squadra dopo le parole del presidente e quel suo “bisogna tornare in D per fare più incassi”.

Quello su cui TuttoSamb batte da settimane è proprio questo: il fatto che sia stata sbagliata la costruzione della rosa non è un dramma, succede spesso, è successo a Inter, Juve e Milan, può accadere anche alla famiglia Fedeli. Ma proprio perchè si è sbagliato si deve UNIRE e non DIVIDERE con una strategia comunicativa kamikaze, ed i primi ad unire devono essere proprio coloro che hanno sbagliato costruendo una Samb non all’altezza dei proclami fatti in estate. Del resto se si è partiti con Magi, Gianni, Lamazza e Fedeli jr, e ti ritrovi ad ottobre con Roselli e Fusco qualcosa non ha funzionato…o no?

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